(fotografato al Giardino Botanico di Viote - Trentino Alto Adige)


(fotografato al Lago Albano - Lazio)

Polystichum setiferum (Forssk.) T. Moore ex Woyn.
(Felce setifera)

Dryopteridaceae. Pteridofita perenne con rizoma corto e robusto avvolto da squame brune. Stipite robusto, paleaceo. Fronde alte fino a 1 metro, persistenti, fascicolate, bipennatosette, di verde chiaro, morbide e glabre di sopra, con lamina a contorno triangolare-allungato, raggiungendo la massima larghezza nel quarto inferiore e poco ristretta in basso; rachide provvista di palee abbastanza numerose. Pinnule falcate, distintamente picciolettate, mai decorrenti, con bordo da lobulato a fortemente inciso e mucronato con setole molli e con lobo basale pił o meno perpendicolare alla rachide e quasi tutti i lobi distintamente auricolate; pinnule estreme distali sessili e non auricolate. Sori in pił file sulla pagina inferiore delle pinnule con l'indusio orbicolare peltato, a forma di scudo a crescita centrale. Sporangi peduncolati, a pareti sottili, con anulus. Sporificazione: aprile -novembre
Boschi ombrosi umidi (silice), forre, ruscelli, siepi, da 0 a 2000 m
Specie termofila, maggiormente diffusa nella zona mediterranea e atlantica rispetto ad altre specie di Polystichum.

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