(fotografato a Pietra di Monte- Monti Aurunci-Lazio)

Populus tremula L.

Salicaceae. Fusto arboreo alto 15-25 m, con ramificazioni numerose formanti una chioma ovato-oblunga, corteccia biancastra che si solca con l'età. Foglie alterne, quasi rotonde, od obovate, ottusamente acute, sinuato-dentate, glabre, le adulte di colore verde-scuro, biancastre e talvolta pubescenti di sotto;si tingono di un bel giallo ambra in autunno; quelle dei rami turionali puù grandi, meno lobate e denticolate, lunghe 4-7 cm, tremule sul picciolo sottile ed allungato, compresso ai lati; glandole pronunciate alla base della lamina. Fiori dioici, insignificanti, piccoli, riuniti in amenti che precedono le foglie; squame inciso-digitate, fimbriate, lungamente barbate, gemme non vischiose, fiorisce in febbraio-aprile.Semi minutissimi.
Regioni submontane ed umide, boschi misti di latifoglie, ovunque in Italia.
Poichè la pianta produce intessantemente polloni che formano nuovi alberi, è una pianta pioniera nella colonizzazione di nuovi terreni, specialmente nelle Alpi e negli Appennini viene usato per il consolidamento di pendici franose. Il legno trova ulitizzazione per la fabbricazione di pasta di carte e fiammiferi, la corteccia della giovani piante contiene tannino utilizzato per la concia delle pelli. Probabilmente dall'osservazione di questa pianta viene il detto "tremare come una foglia" sebbene ciò che fa vibrare le foglie del pioppo sia l'estremo appiattimento dei lunghi piccioli.

va a Prunus armeniaca

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