(fotografato a Ciampino-Lazio)
Tecomaria capensis (Thunb.) Spach
CAPRIFOGLIO DEL CAPO

Bignoniaceae. Arbusto sempreverde, semirampicante, a portamento sarmentoso o cespuglioso. Le foglie sono imparipennate, composte da 7-9 foglioline, ovali, acuminate all'apice, con margine dentato. I fiori, riuniti in cime terminali racemose, sono tubulosi, di colore rosso-arancione, lunghi ca. 5 cm, con tubo arcuato, lobo superiore eretto e profondamente bilobo, i rimanenti lobi patenti o riflessi. I frutti sono capsule strette e lunghe. Fiorisce agosto-settembre.
Pianta abbastanza rustica e piuttosto resistente al freddo ma non al gelo. Predilige esposizioni soleggiate e terreno fertile e ben drenato; necessita di abbondanti innaffiature durante il periodo vegetativo. E' consigliabile la potatura dei rami fioriferi a fine inverno. Sono note diverse cultivar a fiori gialli e a fiori arancioni. Si moltiplica per talea di ramo semimaturo in estate, per seme in primavera oppure per propaggine. Si coltiva a scopo ornamentale per la vivace fioritura e per il fogliame compatto e persistente che la rende un'ottima pianta tappezzante per muri, cancellate, ecc. Si adatta bene anche in vaso purchè di grandi dimensioni.
Il termine generico deriva da Tecoma, genere al quale questa pianta è affine; esso a sua volta deriva dal termine messicano 'tecomaxochitl'. Il termine specifico allude alla regione del Capo, nell'Africa meridionale, dove la specie cresce spontanea.
va a Trachelospermum jasminoides

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