(fotografato a Velletri - Lazio)

Cymbidium Sw.

Orchidaceae. Genere di piante epifite, semi-epifite o terrestri, a sviluppo simpodiale, dotate cioè di più apici vegetativi che permettono alla pianta di crescere orizzontalmente. Dai pseudobulbi si dipartono foglie nastriformi e consistenti, lunghe fino sessanta centimetri, di colore variabile nelle sfumature del verde acceso. Gli steli floreali, eretti o ricadenti, appaiono più frequentemente in inverno dai nuovi pseudobulbi e possono raggiungere una lunghezza di un metro e portare fino a 20 grandi fiori, molto decorativi e duraturi, con tonalità che spaziano dal bianco al rosso, dal giallo-crema al marrone, non comprendendo comunque blu e nero. Essi sono caratterizzati da sepali e petali, quasi sempre della stessa lunghezza, di forma lineare o lanceolata e da un labello trilobato, variopinto sulla parte superiore e rialzato nei lobi laterali. L'apparato radicale è di buona norma folto e ben accestito. Le radici carnose e delicate assumono se sane un colorito biancastro e possono presentare ramificazioni.
Provenienti perlopiù dall'Asia orientale ma anche dall'Africa e dall'Australia.
Il nome Cymbidium deriva dalla parola greca kumbos (cavità) e si riferisce alla forma particolare del labello.

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