(fotografata a Campo Felice - Abruzzo)
Anaptychia ciliaris (L.) Körb.

Lichene. Physciaceae.Tallo da subfolioso a subfruticoso, da grigio a grigio-marrone, quasi nerastro nelle forme solari, in qualche modo arbustivo, attaccato in modo lasco. Lobi appiattiti, larghi (2-)3-6 mm, lunghi diversi cm, lineari, talvolta densamente e finemente tomentosi, con ciglia marginali prominenti. Superficie inferiore biancastra, scanalata, ecorticata. Corteccia superiore prosoplectenchimatosa. Apoteci frequenti, rotondi, lecanorini, fortemente ristretti a substipitati, fino a 8 mm di diametro, con un disco nero, spesso debolmente pruinoso e un margine tallino da grigio a grigio bruno, da liscio a crenulato. Epitecio marrone; imene e ipotecio incolori. Aschi a 8 spore, a pareti spesse, l'apice I+ blu con corpo assiale largo e divergente, tipo Lecanora. Ascospore 1-settate, marroni, ellissoidali, ristrette ai setti, a parete sottile (tipo Physconia) e ornate, 30-45(-50) x (15-)17-24 µm. Picnidi scuri, semi immersi. Conidi brevi-bacilliformi. Clorococcoide fotobionte

Specie temperata che si trova su corteccia di alberi più o meno isolati, talvolta anche su roccia e tra i muschi terricoli in situazioni aperte. Un tempo più comune e diffuso, è attualmente molto raro nell'Italia settentrionale, ma localmente ancora abbondante sull'Appennino e nelle Isole. Forme a lobi stretti su detriti vegetali raggiungono la fascia oromediterranea e la fascia subalpina delle Alpi.

Tratto da sito:

ITALIC 7.0, the information system on italian lichens

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