(fotografata a Ciampino-Lazio)

Robinia pseudoacacia L.

Fabaceae. Albero alto fino a 25 m proveniente dal Nord-America, naturalizzato e molto diffuso in Italia.Chioma aperta ed espansa dai rami contorti
Corteccia bruna o grigia, solcata e nodosa, legno duro, elastico, resistente all'umidità. Foglie alterne con 11-15 foglioline ellittiche,picciolate, e glabre, con piccoli mucroni agli apici, verdi bluastre inferiormente.
Fiori bianco-crema, profumati riuniti in racemi penduli sbocciano in aprile giugno.
In autunno i legumi lisci e bruni si fendono per liberari i semi neri, reniformi, i legumi pendono dall'albero in racemi tutto l'inverno.
Prende il nome dal francese Jean Robin, botanico, erborista e farmacista del re di Francia che nel 1601 ne ottenne i semi dall'America settentrionale; in Italia venne introdotta circa due secoli più tardi ed ha assunto una certa importanza forestale perchè consolida le pendici franose, diventando assai invadente perchè emette polloni e si diffonde dove nessun' altra specie di albero vivrebbe,essendo adattabile a qualsiasi tipo di terreno.
Proprietà ed utilizzi: I fiori sono calmanti, antispasmodici, colagoghi, leggermente tonici e astringenti.
È impiegata per l'estrema rusticità e la resistenza all'atmosfera urbana, come ornamentale in ambienti urbani difficili; indifferente al substrato, ha trovato largo impiego per alberature stradali.
Va segnalata l'opera di miglioramento che questa specie svolge, invadendo ed affermandosi nei terreni poveri e degradati, migliorando il suolo, in quanto ha la capacità di fissare l'azoto atmosferico grazie alla simbiosi radicale con un batterio del genere Rhizobium, consolidando, con il solido apparato radicale, i terreni franosi.
Il legno bruno, duro e ricco di tannini, è resistente all'umidità, brucia bene anche quando è verde ed è ben lavorabile.
Impiegato per lavori di falegnameria pesante, per paleria, per mobili da esterno, puntoni da miniera, doghe per botti e listoni per pavimento.
L'uso del legno è ancora limitato ad impieghi poco remunerativi, ma possiede pregevoli caratteristiche tecnologiche: elevata durabilità naturale ed eccezionale resistenza meccanica.
Tra le varie possibilità d'utilizzo, la produzione di elementi in legno lamellare (strutture esterne, giochi, arredo urbano)
I baccelli freschi, erano usati in America, per preparare uno sciroppo eccitante e narcotico.
I semi contenuti nei baccelli, in periodi difficili, sono stati usati per "allungare" la farina, tostati invece venivano impiegati come surrogato del caffè.
La rapida diffusione di questa pianta pioniera è dovuta oltre che alla versatilità degli impieghi del legno, anche al fatto che essa è di notevole importanza per l'apicoltura; inoltre è colpita da un ridotto numero di avversità biotiche e abiotiche.
Essendo la produzione di nettare molto abbondante e facilmente raggiungibile dalle api, la robinia consente una eccellente produzione a livello quantitativo e qualitativo di miele: chiaro, fluido (cristallizza molto lentamente, la sua fluidità è dovuta all'alta concentrazione di fruttosio circa 60%), delicato, dal gusto vanigliato, dall'odore fruttato, ricorda vagamente quello dei suoi fiori. É un miele che può avere un leggero effetto lassativo.
Nelle campagne, ancora oggi, i fiori di questa pianta, si usano per preparare, quando non sono ancora completamente sbocciati, ottime frittate o frittelle dolci in pastella, aggiunti all'insalata le conferiranno un gusto piacevolissimo.

va a Salix alba

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