(fotografato a Ciampino- Lazio)

Prunus serrulata Lindl.
Ciliegio giapponese o Sakura

Rosaceae. Pianta alta fino a 3-4,5 m, con rami distesi,spesso innestato; corteccia marrone. Grandi foglie con denti ruvidi e una base cuneiforme, aspetto liscio e lucido, in autunno alcune cultivar diventano rosse.
Corteccia bruna circondata da anelli. Fiori bianchi o sfumati di rosa, disposti in racemi in gruppi da due a cinque, su brevi peduncoli, fioriscono in aprile maggio.
Fu il primo ciliegio da fiore proveniente dall'Oriente a essere piantato in giardini Europei.

Il sakura è il simbolo del Giappone. Il fiore di ciliegio, la sua delicatezza, il breve periodo della sua esistenza, rappresenta per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della rinascita e della bellezza dell'esistenza. Oltre ad essere da sempre un segno premonitore di un buon raccolto del riso, è un segno di buon auspicio per il futuro degli studenti, che nel mese della fioritura dei sakura iniziano l'anno scolastico, o per i neodiplomati o neolaureati, che nello stesso mese entrano nel mondo del lavoro.
Il sakura viene visto anche come simbolo delle qualità del samurai: purezza, lealtà, onestà, coraggio. Come la fragilità e la bellezza effimera di questo fiore, nel pieno del suo splendore muore, lasciando il ramo, così il samurai, nel nome dei principi in cui crede, è pronto a lasciare la propria vita in battaglia. Si tratta dell'immagine di una morte ideale, pura, distaccata dalla caducità della vita e dai beni terreni. In Giappone l'usanza di ammirare la bellezza dei fiori del Ciliegio è una tradizione che viene chiamata col nome di hanami.

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