(fotografato a Cres-Croazia
substrato: calcareo)

Prunus mahaleb L.
CILIEGIO CANINO

Rosaceae. Arbusto di medie dimensioni (1-5 m), a volte anche piccolo albero (altezza fino a 10 m), con apparato radicale robusto e pollonifero, chioma piuttosto folta, molto ramoso, con rami spesso spinosi, eretti e flessibili; rametti giovani pubescenti-vischiosi, provvisti di lenticelle, dapprima verdi chiari, poi grigio-rossastri ed infine grigi scuri; gemme inserite a spirale sui brachiblasti, piccole, appuntite ed appressate al rametto; corteccia da grigio chiara a bruna, talvolta lucida, screpolata longitudinalmente in individui arborei; legno duro, di color verdastro al taglio e di sgradevole odore amaro.
Foglie cuoriformi alterne, stipolate alla schiusura delle gemme, con esile e corto picciolo, a lamina ovale-cordata, sovente ripiegata all'insù a V sulla nervatura centrale, base arrotondata, apice acuto e margine a minuti dentelli ghiandolari, color verde intenso lucido sopra, più chiara e da giovane pelosa sotto.
Fiori debolmente profumati, in corimbi brevi ed eretti 4-12-flori, portati da esili peduncoli stipolati alla base; calice a 5 sepali verdi, ovati, disposti orizzontalmente o riflessi; corolla bianca a 5 petali piccoli ovali (5-7 mm); circa 20 stami a filamento bianco ed antere gialle scure; ovario e stilo verdi, glabri.Fiorisce aprile maggio.
Frutti in drupe globose nero-rossastre, non pruinose, di sapore amarognolo, con nòcciolo centrale sferico liscio.
Possibile confusione: Nell'ambito dello stesso genere: P. spinosa ha portamento sempre arbustivo di regola più basso ed espanso, legno con odore di mela, rami molto spinosi, foglie con picciolo più breve (non oltre 5 mm) a lamina ellittico-rombica e base acuta, fiori ad antesi precoce in gruppi addensati ricoprenti i rametti, drupe nero-bluastre pruinose;
P. padus, senza spine, ha portamento per lo più arboreo, foglie ovato-oblunghe molto più grandi, fiori tardivi in racemi penduli, frutti rosso-nerastri molto lucidi in grappoli, habitat meso-igrofilo, su suoli solitamente decalcificati;
P. cerasus (Marasco o Visciolo) non spinoso, ha anch'esso portamento arboreo, pur essendo spesso policormico per emissione di polloni radicali, con corteccia glabra arrossata, foglie (3-7 x 6-12 cm) ovato-lanceolate acuminate a margine finemente seghettato, lisce e glabre, fiori su peduncoli di 2-4 cm in fascetti ombrelliformi pauciflori (2-4), a petali di 8-12 mm obovati, candidi, frutti rossi di diametro medio 1 cm, aciduli (amarene).
Entità Sud Europea-Pontica, presente in quasi tutta l'Europa centro-meridionale ed anche nel Caucaso, Iran settentrionale, Armenia, Turchia meridionale.
In Italia si trova in tutte le regioni (raro in quelle occidentali), eccettuata la Sardegna, in stazioni caldo-asciutte e soleggiate: boscaglie termofile, cedui, cespuglieti, soprattutto nell'orizzonte della roverella; di preferenza su calcare, da 0 a 800 m (in Sicilia fino a 1900 m).
Prunus è nome attribuito dagli antichi romani a parecchie specie dello stesso genere, con riferimento anche al fatto che molte piante selvatiche appartenenti ad esso sono fornite di robuste spine legnose; l'attributo specifico deriverebbe dal nome arabo di un'antica città sita in Libano.
Dai frutti si ricavano essenze per liquori. Tutta la pianta contiene cumarina, composto aromatico usato nella confezione di essenze di frutta e profumi e nella concia di particolari tipi di tabacco. Il legno stesso della pianta, date le sue caratteristiche aromatizzanti, viene usato per fabbricare pipe; veniva impiegato pure, grazie alla sua durezza e resistenza, per lavori di tornitura e per giocattoli. La pianta selvatica, rustica e robusta, è spesso impiegata come portainnesti per varietà di ciliegi coltivati da frutto.

Scheda realizzata da Silvano Radivo tratta da Actaplantarum

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