(fotografata a Nettuno-Lazio)


(fotografata a Monte San Martino - Monti Aurunci -Lazio)

Phillyrea latifolia L.
FILLIREA


Oleaceae. Arbusto o raramente piccolo albero fino a 9 m di altezza, è sempreverde e cespuglioso.
Ha foglie coriacee, opposte, lucide sulla pagina superiore e dentate. Tronco di forma irregolare con corteccia omogenea grigiastra e rami giovani verdastri; portamento molto ramificato con ramificazioni irregolari e disposte a formare una chioma espansa e globosa; legno privo di odore da fresco. I fiori sono piccoli, si sviluppano sulle ascelle delle foglie, sono bianco-verdastri e profumano; sbocciano a febbraio - maggio
I frutti sono piccoli, arrotondati, diventano porpora e alla fine neri.
In Italia è presente lungo le coste occidentali e nelle isole.(0- 800 m)
Secondo i Greci, gli dei crearono quest'albero da una ninfa di nome Filira : la sua bellezza era tale che Cronos, padre di Zeus, si innamorò di lei. Per sfuggire all'occhio di sua moglie, Cronos trasformò Filira e se stesso in una coppia di cavalli. Dal loro amore nacque il centauro Chirone, metà uomo e metà cavallo. Filira si spaventò talmente per l'aspetto mostruoso di suo figlio, che implorò gli dei di trasformarla in albero e le sue preghiere furono accolte.

va a Phoenix canariensis

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