(fotografato al Monte Lupone - Monti Lepini - Lazio)
(fotografato al Canale Martini - Monti Aurunci - Lazio)
Ostrya carpinifolia Scop.
CARPINO NERO
Betulaceae. E' un albero di medie dimensioni fino a 20 m, dalla chioma compatta,raccolta e subconica, che caratterizza, sui versanti
più freschi, i boschi collinari.
La corteccia, brunastra, di separa in lunghe scaglie; i frutti sono piccoli acheni, avvolti in una
brattea ovata, non lobata, l'insieme delle brattee forma un'infruttescenza a cono.
Le foglie appuntite, bidentate ai margini, con 11-17 paia di nervature, si distinguono
da quelle del carpino bianco per le nervature terziarie inserite sul primo paio di nervature
secondarie.
I fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, lunghi 4-8 cm. I fiori femminili sono disposti
in amenti terminali, più brevi. Fiorisce marzo - maggio
E' diffuso nelle regioni mediterranee dalla Francia all'Asia minore (0- 1000 m), ed è associato
a frassino, roverella, aceri.
E' una specie frugale resistente alla siccità ed incendi. I semi si diffondono con
facilità e pertanto colonizza spontaneamente le radure ed i vecchi campi abbandonati.
Si presta ad alberature stradali; era una delle specie più usate per la produzione di carbone.
Da non confondersi con:
Carpinus betulus L., diffuso in tutto il territorio peninsulare, che ha però corteccia grigio-cinerina priva di lenticelle e di placche, con lunghe costolature longitudinali, foglie decisamente ovate-ellittiche a lamina bollosa, di regola senza nervature terziarie, amenti maschili e femminili più brevi (<4 cm) e frutti in acheni (nucule) parzialmente ricoperti da una vistosa brattea a 3 lobi, di cui il centrale più lungo e largo dei laterali; vive in ambienti mesofili su suoli più evoluti.
Carpinus orientalis Mill., che vegeta in analoghi ambienti caldi ed asciutti su suoli primitivi calcarei, generalmente di aspetto arbustivo, con corteccia simile al precedente, foglie più dure e di dimensioni inferiori, amenti maschili <=3 cm ed amenti femminili con fiori a brattee dentate con 1 solo lobo, frutti ricoperti del tutto dalle medesime brattee fogliacee accresciute.