(fotografata a Maranola - Lazio)
Cydonia oblonga Mill.
MELO COTOGNO

Rosaceae. Piccolo albero deciduo, che può raggiungere i 5–8 m di altezza; foglie alternate, semplici, lunghe 6–11 cm, con margine intero, pubescenti (finemente pelose); fiori bianchi o rosa, con cinque petali, con corolle di 5–7 cm di diametro; la fioritura avviene tardivamente (fine aprile inizio di maggio) e si ha dopo la emissione delle foglie. I frutti, di colore giallo oro intenso, sono di dimensioni variabili, (a volte molto grandi in alcune varietà) asimmetrici, maliformi o piriformi. La buccia del frutto è fittamente ricoperta di peluria che scompare a maturazione ed è comunque facilmente rimossa. La polpa è facilmente ossidabile (scurisce all'aria), poco dolce ed astringente.I semi sono poligonali, numerosi, spesso agglutinati tra loro da uno strato di mucillagine.
Originario dell'Asia Minore e della zona del Caucaso, oggi è diffuso principalmente nell'areale occidentale del Mediterraneo ed in Cina.
Il frutto è usato per la preparazione di confetture, gelatine, mostarde, distillati e liquori.
È una delle più antiche piante da frutto conosciute: era coltivato già nel 2.000 a.c. dai Babilonesi, tra i Greci era considerato frutto sacro ad Afrodite e in epoca romana era ben noto, venendo citato da Catone, Plinio e Virgilio, come possiamo vedere negli splendidi dipinti della Villa di Livia, al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo.

Le piante monumentali
Cotogno antico di Faenza (RA)

Circonferenza del tronco: circa 1,73 m alla base, età stimata: secolare. Si trova in località San Biagio di Faenza. E' uno dei più grandi e vecchio dell'intera Regione Emilia Romagna e fra i più vecchi d'Italia in quanto trae origine da un'antica e ampia ceppaia dalla quale un tempo cresceva un'enorme pianta.

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