(fotografato a Monte Faldo-Veneto)
Betula pubescens Ehrh.
BETULLA BIANCA

Betulaceae. Fusto erboreo alto 10-15 m, con corteccia liscia, bianca, lenticellata che facilmente si stacca in pellicole su giovani fusti, crostosa sui grossi tornchi; ramificazioni sottili, numerose, aperte, allungate e pendule all'estremitą, foglie alterne, pendule o quasi, triangolari-romboidali, lungamente acuminate, doppiamente dentato-seghettate, glabre sulle due pagine, un poco cartilaginose, verde-lucente, pallide al rovescio lunghe 5-8 cm, picciolo sottile debole ed allungato. Fiori unisessuali (monoici) in piccoli amenti cilindrici, i maschili allungati, giallastri, penduli, i femminili pił grossetti e corti. Fiorisce in aprile maggio. Indigena delle regioni montane, coltivata in giardini e parchi. Preferisce posizione fresca, suolo pietroso ed arenoso.
La betulla era un albero sacro presso i Celti e le tribł germaniche, sembra che nell'antica Roma le verghe dei fasci littori fossero di legno di betulla. Il legno viene adoperato per spazzole, lavori in tornio ed utensili, ottimo come combustibile.

Betula pendula Roth : Lamine fogliari con denti primari prominenti e rametti glabri con ghiandole discoidali.

va a Brachychiton populneus (Schott & Endl.) R. Br.
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